Il Tamil Nadu dei Toda
- IndiaResponsabile

- 14 ott
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 15 ott
Nel cuore verde e misterioso del sud dell’India, tra valli silenziose e nebbie mattutine che sfiorano le cime, sopravvive una delle culture più antiche del subcontinente: quella dei Toda.
Senza scrittura, senza mura, senza tempo, i Toda abitano le alte terre dei Nilgiri da secoli, forse millenni.
In un’epoca di squilibri ecologici e consumo sfrenato, la loro voce gentile ci insegna che esistere non significa dominare, ma coabitare— con gli animali, le piante, la terra...la natura.

I figli del bufalo
Le origini dei Toda sono avvolte nel mistero.
Prima del XVIII secolo non esistono documenti scritti su di loro. Ma la loro presenza nel massiccio dei Nilgiri, dove vivono a stretto contatto con altre comunità indigene, è testimoniata da secoli. Secondo la tradizione orale, sono i "figli del bufalo": l’animale sacro che nutre, protegge e guida.
Per i Toda, ogni valle è abitata dagli spiriti degli antenati. Ogni montagna è sacra. Vivono in piccole capanne semi-circolari chiamate “mund”, costruite con bambù, pietra e paglia. Di fronte alle loro case disegnano motivi geometrici che rappresentano leggende cosmiche, tramandate a voce attraverso generazioni.
Vita rituale, latte sacro
La spiritualità Toda è intimamente connessa al paesaggio.
I templi, chiamati “paluvarsh”, sembrano capanne ma custodiscono latte sacro di bufala — offerta viva alla divinità della terra.
Non c’è consumo: c’è relazione. Non c’è sfruttamento: c’è scambio rispettoso.
Vegetariani per scelta e convinzione, i Toda non uccidono animali, non coltivano per profitto, non costruiscono per possedere. Vivono in equilibrio. E ci mostrano che è ancora possibile farlo.
Il filo sacro dell’identità: il ricamo Toda
Tra i simboli più forti della cultura Toda c’è il putukuli — un mantello di cotone grezzo, ricamato a mano con motivi geometrici in nero, rosso e blu. Ogni pezzo è unico. Ogni punto è una storia.
Le donne Toda ricamano da sempre, ma oggi sono meno di 300 quelle che portano avanti quest’arte millenaria.
Nel 2013, il ricamo Toda ha ottenuto la certificazione GI (Geographical Indication), che ne protegge la produzione e ne garantisce l’origine. Eppure, la diffusione di falsi stampati o ricami a macchina minaccia la sopravvivenza di questa pratica sacra.
Modernità e memoria
Anche i Toda, come molte comunità indigene, affrontano la sfida della modernità.
Ma non la temono: la abbracciano con discernimento. Hanno adottato tecnologie che li aiutano nella raccolta dell’acqua, nella protezione della fauna, nella coltivazione sostenibile.
Ma non hanno mai rinunciato alla loro visione del mondo: una visione in cui la terra non è risorsa, ma parente. E ogni gesto quotidiano, dalla mungitura alla costruzione delle capanne, è un atto di gratitudine.

Scoprire i Nilgiri: le colline blu del sud
I Nilgiri sono tra le catene montuose più antiche del pianeta. Il loro nome, in sanscrito e tamil, significa “monti blu”, per la leggera foschia che li avvolge all’alba. Citati già nel poema epico Silappatikaram del II secolo, questi monti sono una terra sospesa tra mito, natura e umanità.
Salire a bordo del treno dei monti
Un modo poetico per entrare nei Nilgiri è salire sul "toy train" color crema e blu, che serpeggia tra foreste, cascate e piantagioni di tè da Coimbatore a Ooty, passando per Coonoor.Un lascito dell’epoca coloniale, oggi patrimonio UNESCO, che racconta un altro modo di viaggiare: lento, contemplativo, silenzioso.
Incontrare le ricamatrici Toda
In alcuni villaggi è possibile incontrare le donne Toda che ancora ricamano a mano. Non si tratta solo di vedere un’arte: si entra in contatto con un modo di pensare il tempo, fatto di attenzione, ascolto e precisione. Alcune donne offrono sessioni di dialogo e dimostrazione per chi mostra reale interesse e rispetto.
Degustare il tè dei Nilgiri
Meno famoso del Darjeeling ma amatissimo dagli intenditori, il tè dei Nilgiri è coltivato tra nebbie e boschi, e racchiude il profumo della terra. I piccoli villaggi che punteggiano la regione custodiscono antiche piantagioni e offrono esperienze immersive tra i filari.
Osservare gli elefanti del Mudumalai
I bioreserve dei Nilgiri, come il Mudumalai National Park, ospitano elefanti sacri, protetti e curati in appositi rifugi. Qui si possono vedere da vicino, seguirne le cure quotidiane, e comprendere quanto profondo sia il legame tra questi animali e la spiritualità delle popolazioni locali.
Quando la Terra è sacra
I Toda non hanno scritto testi sacri. Non hanno palazzi né monumenti. Ma vivono su una terra che considerano divina. E forse, oggi, è proprio questa la lezione di cui abbiamo più bisogno.
Nel loro silenzio, i Toda ci mostrano che non esiste futuro sostenibile senza una memoria radicata.E che il mondo moderno, se vuole davvero evolvere, dovrà imparare a camminare con passo leggero — come fanno loro, da sempre.






Commenti